Vi prego di guardare attentamente questa fotografia che ha il pregio di essere stata scattata quasi con questa struttura. Il taglio successivo non ha fatto altro che esaltare la ripresa originari.
La modella era semplicemente seduta a terra dietro ad un fondale nero. Ho ripreso la modella sotto prospettive diverse: alcune di puro ritratto , altre molto ampie, tanto da conetenere anche le lampade di illuminazione, ed infine questa ed altre tre scatti simili.
Quando ho scattato ogni singola foto ho puntato, come di consueto, l’obiettivo per i fuocao sull’occhio più vicino alla macchina fotografica. In questao caso il sinistro della modella o meglio quello che voi vedete a destra. Naturalmente tutta la modella è venuta perfettamente a fuoco.
Ma osservatela attentamente: se chiudete gli occhi e poi li riaprite il vostro sguardo dovrebbe cadere immediatamente sul viso della modella. Non perchè è bella , anzi bellissima, ma perchè nell’intero corpo della fotografia c’è qualocosa che attira la nostra attenzione.
Gli antichi pittori rinascimentali avevano ben studiato il fenomeno e lo utilizzavano con attenzione artistica per mettere in evidenza particolari dei loro affreschi. Come in questa MADONNA DEL PRATO DI BELLINI, per non fare l’esempio più noto della Gioconda di Leonardo da Vinci.
Ecco nella Madonna del Prato di Giovanni Bellini il Bambino Gesù e la Madonna sono ben proporzionati e disposti nell’insieme della pittura. Lo studio voleva che entrando nella Chiesa la prima cosa che potesse osservare il fedele era il Bambino Gesù, ossrvato questo lo sguardo si alza raggiungendo subito senza esitazione il bel viso della Madonna.
Ecco nella mia fotografia gli elementi sono simili. La prima cosa che si vede è l’espressione vivace dell’occhio della modella. Poi dopo aver ossvato il suo bel viso ci si lascia andare sull’insieme della figura. Deve sorprendere anche la perfetta linearità diagonale che partendo dall’angolo alto a destra traccia una linea che passa da prima sull’occhio destro, quindi prosegue lungo il braccio sino al gomitoe quindi al ginocchio. Tutto è molto armonico. Certamente un taglio diverso non lascerebbe le medesime sensazioni di bellezza e sorpresa.

Ecco qui la fotografia con sovrapposta la spirale di Fibonacci. La spirale “nasce” dal primo quadratino posto sopra la pupilla sinistra della modella per poi proseguire avvolgendo completamente la figura.
Ringrazio la bellissima modella per avermi concesso la pubblicazione di questa sua fotografia che fa riferimento ad un servizio fotografico in studio per Book.
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©Roberto Salvatori Fotografo professionista
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