Luce Rembrandt.
Tre metri e 63 centimetri per quattro metri e 37 centimetri la Ronda di Notte di Rembrandt è un capolavoro immenso. Organizza un viaggio in Olanda e passa una giornata al Rijksmuseum di Amsterdam. Resterai affascinato dalle luci e dalle ombre di questo quadro.
Tutti i fotografi ritrattisti sono rimasti affascinati da questo genio della luce ed hanno cercato di imitarlo.
La luce REMBRANDT è facilissima da ottenere in una sala di posa. Il risultato è un triangolo ribaltato luminoso nel lato del ritratto lasciato in ombra. Non è una cosa banale, perchè una persona che si accinge ad osservare una immagine così realizzata, ha lo sguardo immediatamente catturato da quel triangolo luminoso. Da lì poi, lo sguardo vaga verso gli occhi del modello ritratto e poi lungo tutto il disegno che ne caratterizza l’immagine. E’ una tensione, un suspence , che si traduce in una maggiore attenzione all’immagine. Chi guarda ne ha la sensazione inconscia di maggior piacere.
Come si ottiene l’illuminazione REMBRANDT? Semplice: il soggetto da fotografare viene posto esattamente di fronte alla macchina fotografica. A 45 gradi , rispetto alla linea teorica che unisce l’obiettivo al modello da fotografare, viene posizionata la fonte luminosa, possibilmente una soft box. La fonte di luce deve essere alta e rivolta a 45 gradi verso il basso. Si ricrea così l’abbaino dello studio di un pittore.
La luce così ottenuta è molto dura e il lato in ombra del viso del modello è molto scuro. Volendo si può mettere un pannello bianco riflettente dal lato opposto alla luce, rispetto il modello. Le ombre saranno così attenuate e tuta l’illuminazione più dolce.
Io cerco spesso di ottenere per i miei clienti di ritratto questo tipo di resa fotografica. Non facile comunque, perchè richiede che il nostro modello resti fermo almeno un a attimo. Noi posizioniamo il modello, poi sistemiamo macchina fotografica e luce e quando siamo pronti alla scatto il nostro modello si muove e cambia completamente posizione. Pazienza, con garbo lo riconduciamo nella posizione corretta, chiedendo, sempre gentilmente, di non muoversi almeno sino a quando il flash non avrà scattato.
Beh, se volete imparare vi sconsiglio di faro con un modello o una modella di professione, o con una persona molto paziente, che esegue i vostri ordini alla perfezione senza spostamenti improvvisi. Poi, quando sarete bravi, allora provate la LUCE REMBRANDT con un bambino ed … auguri!
©Roberto Salvatori
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